venerdì 10 giugno 2011

delizie in solitaria

succede sempre così, partendo dai peggiori presupposti va a finire che si scoprono nuovi sapori.
c'è da dire che io e il mio frigo abbiamo una forte affinità spirituale e una perfetta corrispondenza di intenzioni, ma stasera è avvenuto uno dei nostri più intensi idilli.

..la mezza cipolla rossa che era avanzata dall'ultimo soffritto, cinque ciliegini superstiti in fondo al ripiano, e la preziosa concessione di una porzione di orecchiette fresche.. come a dire: non mi aspettavo di vederti, ma in fondo ci speravo..
..io, dal canto mio, non ero nelle condizioni di poter pretendere: tuta sgualcita, turbante in testa e piedi sporchi a forza di zampettare scalza.

ma avevo un'immagine che mi galleggiava ancora in testa, il mio organismo richiedeva carboidrati e mi stavo volendo particolarmente bene..

orecchiette con cipolle rosse in agrodolce e filetti di pomodoro

e così fu: orecchiette con cipolle rosse in agrodolce e filetti di pomodoro!
..l'amore esiste!

domenica 22 maggio 2011

ultima preghiera

credo di non sopportare più questo vittimismo.
qualcuno diceva: siamo quel che facciamo.
evidentemente lo diceva a bassa voce,
o eravate voi che non eravate attenti.

struggetevi sulle conseguenze delle vostre stesse azioni,
circondatevi di alibi, asciugatevi lacrime d'aria,
rifugiatevi come i conigli nella vostra precaria tana..

io scendo, sono stanca di remare per voi.
vi lascio sulla vostra squallida bagnarola, aspettando che vi sorprenda la tempesta.
almeno avrete una ragione reale per compiangere il vostro triste destino.

o, nel peggiore dei casi, imparerete a lottare contro il vento.

vittimismo

sabato 7 maggio 2011

tempo di fave e asparagi, giochi infantili e contraddizioni

oggi sono in ritardo.
non posso farne a meno,
ho qualcosa da fare:
devo entrare nelle vite di altra gente.

domani sarò in ritardo.
sento che non potrò farne a meno,
avrò di nuovo qualcosa da fare:
dovrò interpretare questo silenzio.

ritardo

venerdì 29 aprile 2011

omaggio

"come mai bevi così tanto caffè?"
"per restare sveglia"
"una volta ti piaceva dormire.."
"mi piace ancora molto, e se potessi lo farei di più.. ci sono tante cose che farei, se potessi ancora.."
"e comunque a me sembra acqua sporca.."
"assaggialo, gli ho aggiunto un po' di cannella!"
"lo sai che non mi piace, non mi è mai piaciuta, mi ricorda il natale e le bucce d'arancia che si disidratano sui caloriferi"

stava diventando malinconico, me ne accorgevo dal modo in cui zigzagava con lo sguardo per la stanza, come se stesse cercando di seguire la scia di un riflesso fugace.. in quei momenti preferiva non guardarmi negli occhi, e se lo faceva non vi si soffermava a lungo, diceva che avevo l'anima pesante, ma il senso delle sue parole non mi è mai stato chiaro..

"ne hai fatto troppo, non lo finirai mai"
"mi piace tenerlo tra le mani, mi fa compagnia.. non voglio finirlo, voglio che duri il più possibile.."

mi rendevo conto che più crescevo e più ripescavo dal passato i miei piccoli riti intimi, stavo rimparando il rispetto per il mio tempo, quel poco tempo che riuscivo a passare da sola, in pace, e tutto questo mi gratificava forse più di quanto avrebbe dovuto. come quando uno sconosciuto ti offre il suo ombrello durante un temporale.. non è niente di che, ma con quel piccolo gesto di cura leviga gli spigoli dei momenti più aspri.
a me piaceva l'idea della tazza tra le mani.. le mie mani che erano sempre piene di graffi, di inchistro, non più quello dei timbri dei locali ma quello della mia bic che tentava invano di ricordarmi ciò che la mia agenda non poteva contenere. anche loro avevano bisogno ogni tanto di un gesto di affetto. avvicinai la brodaglia fumante al naso e mi venne da chiudere gli occhi, mentre mandavo giù un sorso bollente che mi ripulì i pensieri e mi inumidì i sensi.
quando tornai al presente fui io a fissarlo.

"fammelo assaggiare" mi disse, chiudendo le sue mani sulle mie, che custodivano il calore di quel momento.

giovedì 14 aprile 2011

la cosa più difficile

mantengo la testa alta,
calibro le parole, ma non troppo
seguo la mia strada
resto avvinghiata alle mie certezze

se qualcuno si ferirà.. non mi importa
non posso cambiare per te

venerdì 1 aprile 2011