domenica 27 ottobre 2013

alle volte, le coincidenze

rifletto sul fatto che le persone che ho volutamente o quasi allontanato dai miei pensieri e dalla mia quotidianità sono tutte fumatori.
non è che sono distanti per questo motivo, ognuna ha una storia sua, ma in comune hanno tutte il vizio del fumo, e del bere spesso.
a volte pretendo di esprimere giudizi a casaccio, e penso che i vizi più compulsivi andrebbero riservati agli anni della spensieratezza e abbandonati maturando, ma non ne ho mai fatto un criterio di selezione, eppure, guarda caso.

martedì 3 settembre 2013

piccole cose

ho trovato un capello lunghissimo su una canottiera che non mettevo da anni, che emozione!

mercoledì 28 agosto 2013

lamentosa

per cui, ricapitolando, le attività più gettonate quest'estate sono state:
- pellegrinaggio per ospedali, pronto soccorso e studi medici
- assunzione di un numero spropositato di medicine, di ogni tipo forma sostanza consistenza e attraverso varie modalità di somministrazione
- grandi partite di burraco
- piccoli lavori di cucito
- sveglia presto
- la sera a casa o di ritorno non più tardi delle tre
- maratone tra i fornelli, per la preparazione di pane e conserve
- visione di tragedie greche all'interno di siti archeologici

..se non avessi una discreta fiducia nell'anagrafe comincerei ad avere dubbi sulla mia reale età biologica

venerdì 26 luglio 2013

Emblematica



"Turi ho vogghia di quaccosa, un passabocca, un lemonsoda"
Iddu ci arrispunni: "Giusy, quannu ti chiamavi Giuseppina, 
eri licca pà brioscia cà granita" 
"Turi tu n'ha fattu strada e ora che sei grosso imprenditori 
t'ha 'nsignari a classi 'ntò parrari" 

venerdì 31 maggio 2013

dimmi quello che ti aspetti da me. così lo aspettiamo in due.

sono colma di rabbia che tracima dagli occhi.

l'ultimo dei molti dottori da cui passo il mio tempo ultimamente, non sapendosi spiegare come mai fossi conciata così male, mi ha detto che ero troppo arrabbiata, tanto da influenzare col mio umore gli sfoghi del mio corpo.
gli ho risposto che non era vero, che ero serena. e lo pensavo davvero. anche se poi ho iniziato a fare più attenzione a cosa mi succedeva attorno, sperando di trovare un indizio che mi facesse capire come mai una persona mai vista prima si prendesse la libertà di indagare i miei sentimenti. (la persona in questione è chiaramente pazza, ma io dei pazzi mi fido più che degli altri. tra noi ci capiamo.)

e allora ho continuato a vedere ciò che vedevo anche prima, e cioè la mia intolleranza nei confronti di gran parte del genere umano. ma quella è immutata da sempre, mi serve per poter fare un'accurata selezione delle persone con cui decido di trascorrere il mio preziosissimo tempo. e allora mi sono messa ad osservare questa ristretta cerchia, appunto, più per tirarmi su il morale, per farmi riconoscere che i motivi di tale presunto astio non risiedevano di certo in chi mi ama e mi rispetta.

o forse sì. in fondo l'amore è un concetto relativo e il rispetto è ormai un'idea arcaica.

chi mi psicanalizza senza essere stato invitato a farlo, ad esempio, mi sta rispettando davvero? chi mette in dubbio qualsiasi cosa dica, chi crede che menta sulla base di chissà quali personalissime elucubrazioni, che i miei atteggiamenti non siano naturali ma dettati da qualche stereotipo di comportamento che mi affanno a seguire come se non avessi un'identità, mi sta rispettando? chi non accetta le mie scelte, chi prova a convincermi che io sia un po' sbagliata, chi si sente in dovere di impormi delle regole da seguire, mi sta davvero rispettando? sembra più che mi stia tollerando, che stia cercando di mettermi in discussione per farmi capire che tanto bene non vado, che sarebbe meglio in un altro modo, ad esempio nel suo modo, che - beato - sa tutto e ha capito di me quello che io neanche lontanamente immagino.
se quella preziosa conquista che è la libertà individuale ha ancora un senso, non dovremmo preoccuparci degli altri solo quando la cosa ci riguarda direttamente? che bisogno c'è di stare a sindacare su ogni mossa, se nessuno si sta facendo del male, anzi?
perchè così tante persone pensano di avere il diritto e l'autorizzazione di spiegarti come si fa? non gliel'hanno insegnato che ognuno dovrebbe viversi la propria vita? non gliel'hanno spiegato che gli errori non sono un errore, quando uno vuole costruirsi delle esperienze?

non ho l'ambizione e neanche l'intenzione della perfezione, voglio essere così tutta scalcagnata e imbarazzante come sono, non cambio per nessuno, lasciatemi pure in disparte se non vi soddisfo, io con voi lo farei.

mi sento spossata, sono ancora lontana dal capire quale sia il mio reale problema, ma per quello credo servirebbe l'aiuto di uno strizzacervelli (bravo!) a questo punto.

di certo una consistente dose di rotture di coglioni gratuite in meno ora potrebbe farmi solo un gran bene. spero solo di non dover decimare ulteriormente l'élite di cui mi circondo per poter ottenere l'ambito sconto.

lunedì 22 aprile 2013

esotiche persistenze sui polpastrelli

homemade tzatziki al lime e pepe rosa

(ogni riferimento a prodotti industriali realmente esistenti 
è da considerarsi puramente casuale)

tzatziki

mercoledì 27 marzo 2013

l'atterraggio

i pensieri sono soggetti a una forza di gravità variabile.
nella loro fase primordiale, essendo così leggeri e ingenui, fluttuano.
non riescono a trovare una loro collocazione, vagano spauriti continuando a cozzare tra di loro e contro le pareti del cranio.
dopo può succedere che, violentati, si trasformino in parole, e allora scendono di un livello, provano a darsi un contegno e ad apparire coerenti e decisi, ma ancora non riescono a toccare il suolo, si mettono in ordine per provare ad esprimersi uno alla volta, ma più sono incerti e più si accavallano, si inceppano, fino a rendersi conto che non si convincono.
il momento in cui toccano definitivamente il suolo, attratti da una gravità improvvisa, è quando scelgono di tramutarsi in lettere scritte. non succede molto spesso, ed è per loro un momento delicato, perchè sanno che da lì non si ritorna indietro, ma necessario, per recuperare finalmente la loro identità.

è che i pensieri sono spesso vigliacchi, non vogliono affrontare la realtà delle cose per continuare ad usare la scusa di essere entità immateriali.
ma non sono neanche così incoscienti, prima o poi si bloccano, si fanno inchiodare e mettere a nudo.
magari non succede mai, oppure succede dopo anni, svariati segnali, volutamente ignorati, e un'accettazione mesta che non si è mai abbastanza grandi per smettere di imparare.

atterraggio

d'altronde qualcuno già l'aveva scoperto: quando una cosa è troppo bella per essere vera, è perchè non è vera.

venerdì 22 febbraio 2013

amica coscienza

Dubbio morale del giorno: è legittimo odiare i cretini? O meglio, l'idiozia deve essere considerata una malattia e in quanto tale indipendente dalla volontà del suo portatore o è solo una forma di pigrizia totalmente gestibile che induce le persone ad esternare qualsivoglia sentenza e compiere qualsivoglia azione invece di fare lo sforzo di fermarsi dieci secondi per pensare se sia o meno il caso?

lunedì 7 gennaio 2013

promesse per gli anni nuovi

Visto che mi voglio molto bene in questo momento è importante che mi faccia un regalo d'amore.
Voglio promettermi alcune cose, nel caso in un futuro dovessero scapparmi di mente.

Mi prometto che se mai dovessi ricevere un anello di fidanzamento ammetterei di aver clamorosamente sbagliato uomo.
Mi prometto che non mi depilerò mai le sopracciglia.
Mi prometto che farò uno sforzo immane per smetterla di giudicare apertamente le ridicole relazioni sentimentali dei miei amici.
Mi prometto che cambierò portafoglio prima che mi si smembri del tutto.
Mi prometto che un giorno imparerò a cucinare i cookies.
Mi prometto che tornerò qua a scrivere appena la mia memoria mi concederà sprazzi di lucidità.

love yourself