domenica 28 novembre 2010

.. sconfinata gratitudine ..


.. e poi mi fai sorridere quando ti senti in colpa, ma in realtà non dovresti, e quando invece ti distrai e non te ne rendi conto ..
.. quando sei trasparente, che alla sera ti si può leggere negli occhi la giornata ..
.. quando soffri, soffri immensamente, come io forse non sarò mai capace di fare ..
.. quando torno dal lavoro e ti trovo ad aspettarmi sotto casa, e non avevo più tue notizie da anni ..
.. quando accendi candele ai piedi del letto ..
.. e sei recidivo, e il muro ormai è scrostato da quante volte ci hai battuto la testa, ma non ti importa, perchè ti fa sentire vivo ..
.. ti illudi di essere cambiato, o diverso, maturo, o razionale, adulto ... dolcemente ti illudi ..
.. ti accontenti di poco, di molto poco, ma sorridi ..
.. vivi per il calcio, e non riuscirai mai a spiegarmi come sia possibile ..
.. e ti fai prendere in giro con tutta la cattiveria di cui sono capace, e poi passi al contrattacco ..
.. sai esattamente dove, e come toccarmi, e sai possedermi pienamente ..
.. parli parli parli, fiumi di belle parole, e basta ..
.. e poi sei sincero, perchè sai che con me puoi esserlo, fino alla fine ..
.. mi parli sempre di lei, sempre di una lei diversa, ogni volta più bella ..
.. mi fai proposte oscene, e subito dopo scoppi a ridere, ma vorresti restare serio ..
.. ami la matematica, quella che si studia alle elementari ..
.. sei galante, premuroso, hai un rispetto profondo per me, mi fai essere fiera ..
.. riesci a convincermi delle tue assurde idee, e mi fai scoprire stili di vita diversi, in cui mi ritrovo, in cui mai avrei pensato di ritrovarmi ..
.. vivi il sesso come la più stupenda delle poesie ..
.. lo vivi spiritualmente nel suo essere ragione di vita, e per questo lo vuoi condividere col mondo intero ..
.. e sei presuntuoso, saccente, non abbandoni mai le tue convinzioni, la tua pignoleria, niente e nessuno riesce a metterti in discussione ..
.. non mi hai mai delusa, a parte qualche volta ..
.. e hai un amico che è una delizia per le mie mani, per la mia bocca, per la mia anima ..
.. sei immensamente semplice, oppure straordinariamente complicato, questo ancora lo devo capire ..
.. ami fare promesse che mai riuscirai a mantenere, ma ti si illuminano gli occhi al solo pensiero ..
.. non sai cosa sia la prudenza, ma solo quando ti conviene ..
.. ti convinci che lei possa essere quella giusta, ma non ricordi più com'era la tua vita precedente ..
.. hai la pazienza di un santo ... forse sei un santo ..
.. non ti offendi se ti tratto male, capisci che non è il momento, e torni a rompermi più tardi ..
.. hai mani grandi e rassicuranti ..
.. e poi non sprechi tempo per lamentarti, ma per trovare i lati positivi di ogni esperienza ..
.. mi insegni la vita, quella semplice e profonda di chi sa amare ..
.. mi sostieni, e mi difendi, perchè in fondo sei come me ..
.. e poi arrivi al momento giusto, quando sei proprio quello di cui avevo bisogno, quando neanch'io ancora lo sapevo ..
.. mi fai male e mi tiri i capelli quando ti dimentichi che non sono un tuo amico maschio ..
.. non sai essere acido neanche volendo, e la tua pelle è pulita ..


.. sarai sempre e per sempre al mio fianco, perchè senza te non vivo, perchè senza me non vivi ..

mercoledì 17 novembre 2010

a proposito di ieri

gli estremismi.
non li condivido.
perchè è un po' come andare al cinema e chiedere un biglietto per la prima fila. o per l'ultima.
nel primo caso potrai avere una percezione nettissima dei dettagli, ma perderai il senso d'insieme.
al contrario, dal fondo della sala, avrai una migliore visione complessiva, ma non apprezzerai le sfumature.
insomma, in entrambi i casi, non potrai giudicare obbiettivamente il film, perchè ti mancherà un punto di vista fondamentale.

venerdì 12 novembre 2010

Il Lusso


Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero.
E' la manifestazione dell'importanza che viene data all'esteriorità e rivela la mancanza di interesse per tutto ciò che è elevazione culturale. E' il trionfo dell'apparenza sulla sostanza.

Il lusso è una necessità per tanta gente che vuole avere una sensazione di dominio sugli altri. Ma gli altri se sono persone civili sanno che il lusso è finzione, se sono ignoranti ammireranno e magari invidieranno chi vive nel lusso. Ma a chi interessa l'ammirazione degli ignoranti? Forse agli stupidi.
Infatti il lusso è una manifestazione di stupidità. Per esempio: a che cosa servono i rubinetti d'oro? Se da quei rubinetti d'oro esce acqua inquinata non è più intelligente, con la stessa spesa mettere un depuratore d'acqua e tenere i rubinetti normali? Il lusso è quindi l'uso sbagliato di materiali costosi che non migliora le funzioni. Quindi è una stupidaggine.

Naturalmente il lusso è legato all'arroganza e al dominio sugli altri. E' legato a un falso senso di autorità. In antico l'autorità era lo stregone che aveva abbellimenti e oggetti che lui solo poteva avere. I re e i potenti erano vestiti con costosissimi tessuti e pellicce. Più il popolo era tenuto nell'ignoranza e più l'autorità si mostrava paludata di ricchezze.
E ancora oggi in molte nazioni si verificano queste manifestazioni di apparenze miracolose. Contemporaneamente però nella gente sana si fa strada la conoscenza della realtà delle cose e non dell'apparenza. Il modello non è più il lusso e la ricchezza, non è più tanto l'avere quanto l'essere (per dirla con Erich Fromm).
Man mano che l'analfabetismo diminuisce l'autorità apparente cade e al posto dell'autorità imposta si considera l'autorità riconosciuta. Un cretino seduto su un grande trono poteva forse suggestionare in un tempo passato ma oggi, e soprattutto domani, si spera che non sia più così. Spariranno i troni e le poltrone di lusso per i dirigenti imposti, gli arredi speciali per i capi, le cattedre di lusso alzate su pedane di mogano, i paludamenti, i gradi, e tutto ciò che serviva per suggestionare.
Insomma, voglio dire che il lusso non è un problema di design.


Da cosa nasce cosa - Bruno Munari

mercoledì 10 novembre 2010

il mio personale patto col diavolo

forse dovrei ridimensionarmi.
questa smania continua e dirompente di esprimere la mia opinione su ogni cosa... non la giustifico..
mi sembro un prete..
come si fa a tenersi dentro le proprie idee?
una volta ne ero capace, ora il mio cranio deve essersi rimpicciolito, non riesce più a contenere silenziosamente i pensieri. oppure devono essere i pensieri che si sono ingranditi, e ora sono incazzati perché non stanno più comodi, e ogni volta che escono lo fanno violentemente.
e se gli impedisco di farlo si agitano ancora di più, loro non capiscono.
io sì, io capisco che la gente non potrà dissimulare per sempre con un sorriso l'imbarazzo provocato dalle mie parole, ma più sento la loro inadeguatezza, più fremo dal bisogno di affermare la mia personalità.
il problema è che se taccio acconsento, e a me non va, non mi va proprio per niente, vengono pronunciate troppe eresie per poter mostrare indifferenza.
amo chi mi conosce bene, perché mi può leggere interamente senza che io sia obbligata a parlare.
stimo chi usa l'intelligenza, e ride, e prende con ironia le mie esternazioni, e mi manda affettuosamente a fanculo.
odio gli idioti, che nelle loro teste pensano che sono solamente una stronza, e mi guardano con pietà. è da loro che voglio distinguermi, a cui non voglio rischiare di essere accomunata.

dovrei allearmi col male per poter essere davvero libera di ribellarmi a questa marea di convenzioni sociali e buone maniere ipocrite e disgustose.
altre soluzioni non ne esistono.