mercoledì 17 marzo 2010

storie di cuscini bagnati di lacrime


-certo che la vita a volte è strana
un po' signora un po' ruffiana
e mi domando spesso
se sto meglio adesso
che lo so-

lunedì 15 marzo 2010

e la luna bussò

cazzo certi giorni non gira proprio, chissà perché.. non c'è nessun motivo però non stai bene, pur con tutti i dovuti sforzi.. e poi fuori c'è il sole, non hai più mal di testa, poche ore di lezione...
però no, non va, e più ti metti d'impegno nel sorridere lo stesso e più sorridi e più ti senti un'idiota perché motivi per sorridere non ce ne sono.
ci sono questi giorni in cui mi sento sola, proprio sola.
ho visto tante persone, ne ho conosciute altre, mi sono anche impegnata ad essere più loquace del solito, ma niente, sembra che a nessuno interessi, sembra quasi che li abbia disturbati..
penso di avere qualcosa di sbagliato, se ho imparato qualcosa negli anni è che tutto quello che dai ti torna indietro.. si vede che sto dando merda, quando invece a me sembra non dico oro, ma almeno platino..
e poi perché lei che dovrebbe essere parte di me non capisce che certe cose mi feriscono? è ovvio cazzo, piuttosto stai zitta, che è meglio, non vedi che mi allontano sempre di più, proprio per evitare di sorbirmi le tue cazzate?
e quelli che pensano che tanto tutto ti scivoli addosso, perché sei una persona forte... ma vaffanculo, non è che se hai una lastra d'acciaio devi per forza usare una sega a nastro, puoi anche lasciarla lì dov'è che sta bene lo stesso, anche meglio!
non riesco ad essere sempre uguale, ogni tanto gli strati più duri di corteccia spariscono, evaporano, bho? chissà dove vanno, e mi lasciano scoperta, estremamente fragile e delicata, la mia sensibilità si inspessisce per cercare di sostituirli, e a quel punto anche un granello di sabbia riesce ad uccidermi.. anche la mia pelle è più sensibile del solito, si è ricoperta da un giorno all'altro di minuscoli puntini..

aspettando che cambi la luna, o sperando che qualcuno recuperi un briciolo di tatto nei miei confronti, torno a far finta che vada tutto bene

adieu

sabato 6 marzo 2010

bozze


"c'è una fase di curiosa follia tra la prima brezza odorosa e l'istante in cui scroscia la pioggia"

-don de lillo-

mercoledì 3 marzo 2010

sulfilodeiricordi

L'acqua bolliva già da parecchio tempo. Il livello era sceso e sui bordi interni della pentola che le aveva regalato sua madre si era depositata una sottile striscia di calcare. Il sugo nel frattempo era di nuovo diventato freddo, e due mosche ci ronzavano attorno circospette.
Estranea a quello che avveniva tra i fornelli Lucia se ne stava seduta per terra, appoggiata alla parete della cucina dove un tempo troneggiavano le due damigiane di terracotta. Gli avvolgibili abbassati lasciavano la stanza in penombra, permettendo tuttavia agli ultimi, tenaci raggi di quel sole di fine estate di penetrare attraverso le fessure. Dalla spiaggia ormai non giungeva più il brusio dei turisti e l'atmosfera malinconica e sospesa sembrava studiata apposta per smarrirsi in un flusso di pensieri senza fine.
In questo stato si trovava Lucia quando fu destata da un rumore proveniente dal corridoio. Si alzò. Decise che le era passata la fame. Spense il gas. La gatta aveva di nuovo rovesciato la lettiera.

riflessione profonda dell'1 e 40, mentre aspetto qualcosa che forse non arriverà mai

certi cassetti, per quanto tu li possa svuotare o mettere in ordine, produrranno nuovamente caos dal momento esatto in cui verranno richiusi