domenica 28 ottobre 2012

(tele)cronaca di un odio

oggi è domenica, è ora di cena, fuori piove, fa di nuovo freddo, abbiam mangiato castagne.. e in sala sta andando in onda a tutto volume la ennesima partita di calcio della giornata. vorrei essere più precisa sul numero, ma la domenica solitamente per sottrarmi a questo supplizio o esco o mi barrico in camera, per cui non saprei dire.. però si può fare un rapido calcolo, oggi abbiamo iniziato a mezzogiorno, che giocava la juve per cui il mondo per un'ora e tre quarti ha dovuto suo malgrado smettere di girare, pranzo domenicale in stand-by e tutti (tutti quelli ossessionati intendo, ossia la metà maschile della famiglia) incollati davanti allo schermo. dunque, consideriamo per comodità due ore a partita, prendiamo atto del fatto che non c'è stata soluzione di continuità, da mezzogiorno son passate nove ore, e ciò significa che siamo verosimilmente alla quarta o quinta partita della giornata, e non c'è nessun motivo per credere che questa sarà l'ultima. il bilancio finale è di un terzo di giornata speso davanti a un televisore (cosa già grave di per sé) a guardare multimilionari che giocano contro altri multimilionari. c'è chi aspetta il week end con trepidazione per molti motivi, e chi lo aspetta per lobotomizzarsi guardando partite di calcio su partite di calcio, fino allo stremo. e poi visto che l'argomento merita, tutti i successivi commenti e opinioni, di menti eccelse che filosofeggiano sulle azioni e sindacano sui falli, con una grazia e signorilità che acquisisce naturalmente chi dedica la sua vita a impegni di tale spessore.
poi si stupiscono del mio odio per il calcio.. se dovessi applicarmici con una tale insensata assiduità penso che arriverei ad odiare anche il sesso.