La donna media crede, o le piace credere, che il mondo giri attorno a lei, che ogni azione venga compiuta nei suoi paraggi, sia sicuramente indirizzata a lei, nel bene e nel male. Per dire, se è in mezzo ad altre mille persone, di certo quello laggiù sta guardando lei. E quelle due ragazze stanno commentando le sue scarpe. Senza dubbio!
La donna media crede, visto che il mondo gira attorno a lei, di essere stata investita del solenne compito di far conoscere ai suoi ammiratori tutti i minimi dettagli della sua vita. Ritiene sia suo specifico dovere morale informare ogni singolo individuo le capiti sotto mano di cosa pensa, che stadio hanno raggiunto i suoi sentimenti, con chi è uscita la sera prima, e se si sente particolarmente generosa, anche da quante ore non mangia. Perché ovviamente la donna media è sempre e perennemente a dieta. Cioè, dieta.. semplicemente non mangia!
Alla donna media capitano sempre cose che a nessun'altro mai, esperienze mistiche inspiegabili ai più e comprensibili solo a lei. Tipo il raffreddore, o i panni da stendere, o il lavoro, lo studio, il respirare.
Insomma qualsiasi evento è quello giusto per affliggere quanto basta il prossimo sulle sue sciagure. E probabilmente nella sua testa non trova spazio l'idea che anche il malcapitato 'prossimo' possa avere un paio di cose che gli stanno facendo girare le palle già di suo, e che avrebbe volentieri evitato di farsi carico delle lamentele altrui.
La donna media ha sempre bisogno di qualcuno che la capisca, che la consoli, che le tiri su il morale, che si ricordi di lei, che la chiami, che la inviti a cena e che possibilmente la passi pure a prendere, ma con una macchina bella, mica da sfigato, che poi che figura ci fa! Risulta chiaramente spiazzata se nessuno pare interessarsi a sufficienza alla sua vita, cosa che alimenta le sue sempre latenti manie di persecuzione e di abbandono. E che soprattutto vanifica irrimediabilmente i suoi sforzi per farsi notare, per affermarsi fisicamente e storicamente nel mondo, per lasciare un segno del suo passaggio su questa terra.
Generalmente la donna media si crede forte e sicura di sé ma è comunque alla continua ricerca di un pubblico che la faccia sentire apprezzata e considerata. Solitamente è l'unica e sola causa di tutti i suoi mali, ma è abilissima ad imputarne le colpe alla società, alla famiglia, al gatto, all'idraulico e allo scioglimento dei ghiacciai.
La donna media non ha consapevolezza dei suoi limiti, se leggesse questo testo non capirebbe neppure che parla di lei, e non perché sia stupida, tutt'altro, è che proprio non sa fermarsi a pensare, non ha nessuna capacità di autoanalisi, e men che meno di autocritica.
In compenso parla moltissimo! La donna media si riconosce perché parla sempre, in continuazione, di qualsiasi cosa, così, giusto per tenersi in allenamento. Interrompe gli altri, parla durante i film, ti parla appena sveglio, ha bisogno di imporsi verbalmente, costi quel che costi. E quando proprio è a corto di parole (a volte succede) trova un modo qualunque per produrre rumore, qualcosa che testimoni la sua presenza.
La donna media è probabilmente nata con un problema di vista che limita gravemente il suo campo visivo, e benché si informi sulle vicende che vedono partecipe il resto dell'umanità, ricade puntualmente in quel buco nero da cui filtrano solo i raggi abbaglianti del suo maltrattato ego.
La donna media crede, visto che il mondo gira attorno a lei, di essere stata investita del solenne compito di far conoscere ai suoi ammiratori tutti i minimi dettagli della sua vita. Ritiene sia suo specifico dovere morale informare ogni singolo individuo le capiti sotto mano di cosa pensa, che stadio hanno raggiunto i suoi sentimenti, con chi è uscita la sera prima, e se si sente particolarmente generosa, anche da quante ore non mangia. Perché ovviamente la donna media è sempre e perennemente a dieta. Cioè, dieta.. semplicemente non mangia!
Alla donna media capitano sempre cose che a nessun'altro mai, esperienze mistiche inspiegabili ai più e comprensibili solo a lei. Tipo il raffreddore, o i panni da stendere, o il lavoro, lo studio, il respirare.
Insomma qualsiasi evento è quello giusto per affliggere quanto basta il prossimo sulle sue sciagure. E probabilmente nella sua testa non trova spazio l'idea che anche il malcapitato 'prossimo' possa avere un paio di cose che gli stanno facendo girare le palle già di suo, e che avrebbe volentieri evitato di farsi carico delle lamentele altrui.
La donna media ha sempre bisogno di qualcuno che la capisca, che la consoli, che le tiri su il morale, che si ricordi di lei, che la chiami, che la inviti a cena e che possibilmente la passi pure a prendere, ma con una macchina bella, mica da sfigato, che poi che figura ci fa! Risulta chiaramente spiazzata se nessuno pare interessarsi a sufficienza alla sua vita, cosa che alimenta le sue sempre latenti manie di persecuzione e di abbandono. E che soprattutto vanifica irrimediabilmente i suoi sforzi per farsi notare, per affermarsi fisicamente e storicamente nel mondo, per lasciare un segno del suo passaggio su questa terra.
Generalmente la donna media si crede forte e sicura di sé ma è comunque alla continua ricerca di un pubblico che la faccia sentire apprezzata e considerata. Solitamente è l'unica e sola causa di tutti i suoi mali, ma è abilissima ad imputarne le colpe alla società, alla famiglia, al gatto, all'idraulico e allo scioglimento dei ghiacciai.
La donna media non ha consapevolezza dei suoi limiti, se leggesse questo testo non capirebbe neppure che parla di lei, e non perché sia stupida, tutt'altro, è che proprio non sa fermarsi a pensare, non ha nessuna capacità di autoanalisi, e men che meno di autocritica.
In compenso parla moltissimo! La donna media si riconosce perché parla sempre, in continuazione, di qualsiasi cosa, così, giusto per tenersi in allenamento. Interrompe gli altri, parla durante i film, ti parla appena sveglio, ha bisogno di imporsi verbalmente, costi quel che costi. E quando proprio è a corto di parole (a volte succede) trova un modo qualunque per produrre rumore, qualcosa che testimoni la sua presenza.
La donna media è probabilmente nata con un problema di vista che limita gravemente il suo campo visivo, e benché si informi sulle vicende che vedono partecipe il resto dell'umanità, ricade puntualmente in quel buco nero da cui filtrano solo i raggi abbaglianti del suo maltrattato ego.
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