giovedì 19 aprile 2012

una fotografia a metà

Ho visto una donna che camminava sotto la pioggia con una foglia in mano.
Ma la foglia l'ho notata solo dopo.
La prima cosa che mi ha colpito sono state le scarpe, delle converse che probabilmente avevano visto entrambe le guerre, che portava come fossero pantofole, da quanto ormai erano sformate.
Incurante delle pozzanghere e del torrente d'acqua che scendeva dal cielo camminava lentamente ma con passo costante, aveva una lunga borsa di pezza che portava a tracolla, tutta colorata, ma per il resto era blu, un bel blu. Quello dell'enorme tunica e dei larghi pantaloni che sembravano non avere nè un inizio nè una fine.
L'ombrello per quanto riusciva la proteggeva, ma mentre la superavo ho notato che teneva in mano una foglia verdissima, e sporgeva la mano oltre il riparo per far sì che rimanesse continuamente bagnata.
Avrei voluto girarmi per guardarla, o sorriderle, ma ho avuto per un attimo la paura di risultare invadente. Ho pensato che all'angolo mi sarei potuta fermare un momento facendo finta di orientarmi e l'avrei vista arrivare, ma quando mi sono voltata se n'era persa ogni traccia, ho ripercorso i miei passi a ritroso, controllato nei negozi e vicino all'edicola.
Non sono riuscita a vedere la faccia della donna che camminava con una foglia in mano.
Ora ho in testa una fotografia a metà.

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